Fino a 10 giorni fa trascorrevamo le nostre giornate con la solita routine: lavoro, riunioni, palestra, jogging, scuola, lezioni universitarie… La “normalità”, insomma. Poi di punto in bianco ci ritroviamo a dover rimanere in casa, non poter andare al lavoro o goderci una bella giornata di sole a causa di una minaccia invisibile ma estremamente pericolosa come quella di un virus così contagioso.
Quali sono le emozioni che ci troviamo a provare in questo periodo?
In questa situazione le emozioni che proviamo sono molteplici ed è importante riconoscerle e gestirle se non vogliamo sentirci sopraffatti.
La prima e forse la più riconoscibile è la PAURA di poter essere contagiati o che qualche nostro caro lo possa essere: minaccia purtroppo reale e che è difficile mettere da parte razionalmente. La paura, faticosa da tollerare, è in realtà un’emozione utile di fronte a un reale pericolo perché è ciò che ci spinge ad evitarlo: in questo caso ci induce a rimanere in casa e a evitare contatti ristretti con altre persone.
Insieme alla paura, possiamo sperimentare l’ANSIA: non siamo certi di come tutto questo andrà a finire, di come sarà il nostro futuro e di quale impatto potrà avere sulle nostre vite personali e lavorative. Vorremmo trovare una soluzione a questa situazione, vorremmo andare a trovare il nostro familiare solo e in difficoltà, vorremmo poter fare qualcosa per aiutare il nostro caro in ospedale… Ma non possiamo, non abbiamo gli strumenti, non troviamo soluzioni: questo ci porta a sperimentare il SENSO DI IMPOTENZA, un’emozione difficile da accettare e per alcuni più angosciante dell’ansia stessa.
Siamo arrabbiati perché dobbiamo mettere da parte la nostra intera vita per un lungo periodo: il viaggio per cui abbiamo risparmiato da tempo, il matrimonio organizzato nei più piccoli particolari, il lavoro che abbiamo tanto atteso, il funerale di un nostro caro a cui non possiamo partecipare… La RABBIA che ci dice che tutto questo non è giusto.
In questi giorni stiamo anche sperimentando una situazione completamente diversa dalla nostra normale vita quotidiana: abbiamo perso le nostre routine, il nostro senso di libertà e la nostra vita sociale. È facile sentirsi isolati, non potendo vedere e abbracciare amici e parenti: ecco che si fanno strada il senso di SOLITUDINE e la TRISTEZZA che ci ricordano quali sono le cose a cui teniamo, che siamo esseri umani con delle emozioni e che stiamo soffrendo.
Infine un accenno merita anche la NOIA, emozione a cui non siamo assolutamente abituati dato che viviamo in una società in cui siamo sempre a corto di tempo! Oggi ci troviamo invece con momenti vuoti da riempire e tutto ciò che ci eravamo ripromessi di fare “quando avremmo avuto tempo” non ci viene più in mente!
Cosa possiamo fare per gestire tutto questo sovraccarico emotivo?
1) Teniamo a mente che è normale sentirsi tristi, confusi, angosciati, arrabbiati… E soprattutto che non siamo soli in questa situazione: molti come noi si ritrovano a sperimentare le stesse sensazioni.
2) Non passiamo la giornata a leggere notizie sul Coronavirus: informiamoci 2 volte al giorno utilizzando fonti affidabili (Ministero della salute, Istituto Superiore di Sanità, Organizzazione Mondiale della Sanità) e tralasciamo social e catene di messaggi che ci danno notizie incerte, finendo per allarmarci ancora di più. Se abbiamo bisogno di maggiori informazioni, ad esempio se un nostro conoscente è ammalato, cerchiamo di darci comunque un limite a seconda di ciò che riusciamo a tollerare.
3) Sfruttiamo la tecnologia per contrastare l’isolamento e il senso di solitudine: videochiamate, messaggi, aperitivi virtuali… Tutto ciò che ci può aiutare a mantenere i contatti con gli altri e a trascorrere un momento di serenità e convivialità.
4) Se siamo spaventati o tristi, cerchiamo supporto in amici e familiari: condividere le proprie emozioni è il primo passo per non sentirsi soli.
5) Manteniamo le routine o creiamone una nuova: la sera è utile programmare le attività per il giorno successivo, in modo da gestire al meglio il tempo che abbiamo ed evitare di annoiarsi eccessivamente. Rispettiamo gli orari di risveglio e dei pasti, la mattina prepariamoci come se dovessimo uscire, manteniamo gli impegni che avevamo prima se possiamo trasformarli in modalità virtuale: riunioni, attività fisica, lezioni.
6) Pianifichiamo le attività in modo concreto per mantenere le nostre abitudini: se siamo degli sportivi, sfruttiamo i corsi di ginnastica online per mantenerci in forma anche da casa. L’attività fisica ha il beneficio non solo di farci stare bene fisicamente, ma migliora anche l’umore.
7) “Quando avrò tempo lo farò!”. Ecco è il momento, facciamo quello che ci siamo sempre ripromessi di fare: studiamo, suoniamo, leggiamo, disegniamo, mettiamo in ordine l’armadio, cuciniamo, puliamo le finestre…
8) Manteniamo uno stile di vita sano in termini di sonno, alimentazione, attività fisica, relazioni sociali.
Questi sono solo alcuni semplici consigli: non riusciremo a metterli tutti in pratica e soprattutto non tutti funzioneranno per ognuno di noi. Ciò che conta è non rimanere bloccati e in balia delle nostre emozioni.
Se ci sentiamo sopraffatti, non dobbiamo avere paura di chiedere un aiuto, anche professionale: gli psicologi continuano a fornire il loro aiuto, soprattutto in un momento così difficile.
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18 marzo 2020